Diario di un Sopravvissuto alla Crisi

Vita, morte e miracoli di una Startup nell'Italia della crisi economica

Tag: startupper

31. La Fuga

23 GENNAIO 2015, ORE 15:24
GIORNO 342

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Presi.
La Fantomatica C ci ha trovato.
Nonostante i nostri sforzi per ottimizzare le risorse e diminuire i costi, le nostre previsioni di budget si sono rivelate peggiori del previsto. Così come il capitale e soprattutto le risorse. Non possiamo permetterci di acquistare nuovi servizi ma ne abbiamo bisogno.

Cosi, mentre i politici italiani continuano a fregarsene di ciò che succede fuori dalle “aule importanti”, parlando e facendo finta di litigare sulla Legge Elettorale e sul nuovo Capo della Repubblica, la Fantomatica C ha gentilmente bussato alla nostra porta e ci ha costretti a fare l’unica cosa che potevamo fare:

lasciare l’italia (INDIZIO N.9).

Dopo l’iniziale panico, abbiamo utilizzato il piano B(preparatevi sempre un Piano B), e abbiamo trovato un posto dove stare, un ambiente dinamico, dove potremo sfruttare l’alto numero di personalità e professionisti qui presenti per crescere.

Ritengo che sia fondamentale lavorare di un ambiente dinamico dove poter imparare e condividere. In Italia non siamo rìusciti a trovarne: secondo me in Italia abbiamo perso quel senso di “aggregazione sociale” a favore di un “individualismo sfrenato”(forse per puro spirito di sopravvivenza?).

Il lato veramente negativo è che stiamo perdendo pezzi. Siamo arrivati qui solo in 5: io, Pigna(la CFO), i Nerd per Caso(i due sviluppatori) e D(la Designer). Luc a & The Wolf si sono arresi: resteranno in Italia, cambieranno professione, si adatteranno al sistema e troveranno un lavoro qualunque(senza offesa per chi ha un lavoro qualunque, ma questi ragazzi avevano dei sogni).

Abbiamo cercato un nuovo inizio.
E fino a che la Fantomatica C non riuscirà a trovarci lavoreremo qua.
Ma in Italia torneremo presto(da vincitori spero).

 

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28. Rimedi per l’Italia in crisi e per le startup: 1 – Ottimizzare

14 DICEMBRE 2014, ORE 17:58
GIORNO 302

“Italia, Capitale Umano dissipato”

È quanto emerge dal 48esimo rapporto del  Censis sulla situazione nel BelPaese. Ciò che prevale ora è l’incertezza.
Noi startupper ne sappiamo qualcosa. E per noi la scelta non esiste. Non possiamo far altro che pensare positivo: non finiremo nelle grinfie della Fantomatica C, anche se la situazione è critica.

Sono finite le provviste
Sono finite le idee.
Sono finiti i capitali.
A breve saremo costretti ad abbandonare il nostro rifugio.
Siamo sinceramente indecisi se lasciare il BelPaese per sfuggire  alla Fantomatica C. Almeno per un periodo.
E poi chi lo sa. Torneremo mai? Questo paese ha un potenziale e un appeal fantastico, ma occorre compiere uno sforzo aggiuntivo.

Altrimenti saremo costretti come sempre, a trovare le risorse per arrivare a fine mese, ma poi, dovremo comunque sempre cercarne di nuove, rischiando così di non riuscire ad arrivare a fine mese. Un cane che si morde la coda. Incertezza e Paura.

Così, in questa domenica di maltempo, l’unica  che cosa che ci è rimasta da fare è ottimizzare. Ottimizzare come ricerca del giusto trade-off tra profittabilità, crescita e soprattutto costi(in termini di risorse, tempo e denaro).
La ricerca quindi dell’ottimizzazione di risorse, tempo e denaro deve per forza passare per le giovani imprese che stanno sorgendo in questo momento, perché, come dice il quotidiano La Repubblica, “i giovani sono il grande spreco dell’Italia”.
E’ necessario smettere di sprecare e cominciare ad ottimizzare
Per compiere questo lavoro siamo partiti da un’analisi dei costi, delle attività e dei processi della nostra startup, Vittoria. Ora proveremo ad incrociare quest’analisi con i test effettuati in questi mesi e con le strategie.

Non posso che chiudere con una frase del Dott. Paolo Iacci che ho trovato casualmente su uno di quei libri che io definisco Manuali di sopravvivenza alla crisi(“Il teorema del Caffè – Guerini Next – 2014):

Dobbiamo fare di più e meglio con meno.
Meno risorse, meno soldi, meno persone.
Ma dobbiamo garantire più motivazione, più competenza più efficacia.
Dobbiamo trovare un nuovo collante, culturale e sociale, per superare quell’individualismo esasperato.
Dobbiamo ritrovare le possibilità organizzative perché si sviluppi in maniera ordinata ed efficace quella creatività di cui giustamente ci vantiamo.

27. Non abbiate paura della Fantomatica C, usatela.

24 NOVEMBRE 2014, ORE 13:31
GIORNO 282

Reperti.
Reperti di uomini che, in altre epoche, hanno combattuto e sconfitto la Fantomatica C.
Ho scritto il testo del reperto nella grande lavagna del nostro ufficio, ora tutti i membri del team di Vittoria, la nostra startup, possano leggerlo. Lo riporto qui, in modo tale che anche voi, in questo periodo di buio nero, possiate cominciare a intravedere la luce.
La crisi di cui parla l’autore non so se sia la stessa Fantomatica C di oggi. So solo che i periodi bui ci sono, bisogna solo non buttarsi giù e saperli usare.
“Non pretendete che le cose cambino se continuate a fare il solito.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e per le nazioni, perché la crisi porta progressi.
È nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “superato”.
Chi attribuisce alla crisi i propri fallimenti, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
 

Lui era Albert Einstein.
Io sono Vittorio. 
E userò la Fantomatica C come un’opportunità.

26. Lavorare Anima & Corpo sulla propria Startup

10 NOVEMBRE 2014, ORE 22:00
GIORNO 268

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Assediati.
Porte chiuse e finestre sbarrate.
La Fantomatica C ci sta assediando con la sua orda di cittadini zombie depressi.
Non so quanto potremo resistere, forse non abbiamo provviste e idee a sufficienza.
La Fantomatica C ha travolto l’Italia. E gli Italiani si sono lasciati travolgere.
Ora entrambi bussano alla mia porta, ci vogliono. Vogliono che il nostro progetto fallisca.
La Fantomatica C ha preso Tim, il nostro tuttofare: biglietto solo andata per l’estero.
E D, la nostra Designer, sta per compiere lo stesso percorso.
Per non parlare di tutte quelle menti che l’Italia ha perso poco prima del grande avvento della Fantomatica C, tutte quelle geniali menti che hanno visto bene di scappare per non dover combattere per la sopravvivenza ogni giorno. Marco, Fabio, Andrea. I nomi sono infiniti.

Siamo la Resistenza del nuovo Millennio.

Impegno & Fatica. Così supereremo questo assedio. Perché creare una startup significa anche questo: rinunciare a tutto, chiudersi nel proprio studio/ufficio/casa. Nessun caffè, birra, divertimento, solo il grande desiderio di avviare la propria startup e grande fiducia nelle proprie corde.

Se non rinunciate non raggiungerete il vostro obiettivo.
 

Trovate il tempo, anche se non sembra che si possa riuscire.
Trovate il tempo, anche se La Fantomatica C vi sta assediando.
Trovate il  tempo per creare la vostra startup e agite.

25. Alla ricerca degli Early Adopters

03 NOVEMBRE 2014, ORE 15:19
GIORNO 261

Scontri in piazza.
Feriti e proteste.
Gli Italiani non sanno più cosa fare per combattere la Fantomatica C.
L’Italia è un paese in crisi che, con difficoltà, sta cercando il giusto modo per ripartire, il giusto per sfruttare il proprio potenziale, e non lasciarsi scappare le opportunità.
Non sono d’accordo con gli scontri di piazza “politici”, la gente dovrebbe, in una “piazza” virtuale, riunirsi per trovare soluzioni, non solo lamentarsi.
Anche la nostra startup, Vittoria, ha i suoi grossi problemi.
Il mercato non sembra aver compreso  la nostra offerta, o forse non siamo abbastanza bravi dal punto di vista commerciale, a breve controlleremo le nostre strategie.
Forse so dove sta l’errore: non abbiamo individuato correttamente il nostro cliente ideale come dicemmo(“Sapete qual’è il cliente ideale per la vostra startup?“). Il target a cui stiamo puntando è probabilmente troppo ampio e l’analisi compiuta non è andata in profondità.
Abbiamo avuto paura di puntare a una “platea” troppo poco vasta e per questo abbiamo settato una strategia inadatta dal punto di vista delle politiche di prodotto, di comunicazione e forse anche di prezzo.

Ho capito che, è molto più facile partire da una piccola fetta di clientela, essere amati alla follia da questi pochi(ma buoni) clienti, e in un secondo momento cercare di differenziare l’offerta per farsi amare da altre fette di clientela, piuttosto che, offrire un servizio per una parte più vasta di clienti, essere apprezzati in maniera discreta da essi, e in un secondo momento cercare di essere amati veramente da essi.

Cerchiamo i nostri early adopters insomma. Quei pazzi che sono disposti a schierarsi insieme a noi nelle nostre battaglie alla Fantomatica C.
“Piazza” virtuale o no noi siamo qui, con Vittoria, ad attendere chi, come noi, vuole rimboccarsi le maniche per ripartire.

23. Innamoratevi della vostra Startup(ma non troppo)

30 SETTEMBRE  2014, ORE 15:21
GIORNO 227

Sopravvissuti.
Anche questa settimana, anche oggi.

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Salvi per un pelo.
La Fantomatica C  ci stava per travolgere come un fiume in piena, proprio in questo giorno di pioggia.
Un giorno di pioggia, in cui sembra che il mondo se ne freghi della condizione di un’Italia che sta sprecando il proprio patrimonio e la propria “migliore gioventù”,  in cui stavamo per compiere una scelta sbagliata.
Una di quelle scelte che rischia di farti precipitare.
E solamente perché siamo stati troppo innamorati della nostra idea imprenditoriale.

Non so identificare l’errore che abbiamo compiuto: non so.
Presunzione?
Non curanza?
Sostanzialmente stavamo per compiere una scelta strategica che avrebbe fatto si che il nostro prodotto non potesse essere utilizzato con semplicità dai clienti.
Stiamo parlando di piccole sliding doors che ti cambiano la vita. E nel nostro caso, Vittoria ci avrebbe rimesso una marea di users, per il solo motivo che l’utilizzo non sarebbe stato abbastanza intuitivo come invece, speriamo, sarà.

sliding doors diary of a crisis survivor

Ci siamo accorti del problema solamente grazie ad un “amico tester” che ci ha semplicemente chiesto: Perchè dovrei fare una cosa del genere?”.

Non è stato facile far si che tutto il team si rendesse conto dell’errore. Me compreso. Eravamo troppi innamorati di quella impostazione iniziale al punto di pensare che, secondo il nostro presuntuoso parere, questa incarncasse anche la filosofia della nostra startup.

In realtà è molto più facile cambiare piuttosto che rimanere innamorati della propria idea imprenditoriale(e rischiare di sbagliare), del resto il cambiamento è inevitabile, quindi bisogna prevederlo, controllarlo e adattarsi.

Dovremo imparare tutti da ciò che dice Eric Ries, nel suo “The Lean Startup”: una startup è un’istituzione umana, creata per dar vita a un nuovo prodotto, in condizione di estrema incertezza”, e proprio perché ci si trova in questa situazione di estrema incertezza è necessario essere consapevoli  del fatto che i prodotti/servizi creati da una startup sono esperimenti. Ed in quanto tali vanno concepiti in una precisa sintesi metodologica di Creazione–>Misurazione–>Apprendimento. Eric Ries docet.

 

Sbagliare non è sbagliato, quindi…basta che si rimedi e si sia abbastanza umili da rendersene conto:
Non innamoratevi troppo della vostra Startup. Fate sì che i vostri clienti si innamorino di lei.

 

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22. 10 consigli comportamentali per sopravvivere, con la propria Startup, alla Fantomatica C in Italia

22 SETTEMBRE 2014, ORE 22:00
GIORNO 219

E’ un altro lunedì da sopravvissuto.

Come prevedibile, la Fantomatica C non ha arrestato la propria avanzata, e l’Italia, nonostante i proclami del Governo Renzi, continua con le false partenze(e le istituzioni, le agenzie di rating e gli investitori continuano a fermare la gara).
Questo racconto di Vittoria, la mia startup, è stato da me creato per cercare di rendere partecipi non solo gli aspiranti startupper, delle incredibili difficoltà nella creazione di un’impresa in Italia, ma anche per tutte le persone che hanno bisogno di essere incoraggiate.
Il momento è difficile per tutti.
Per questo oggi ho deciso di sdrammatizzare e fornirvi 10 consigli comportamentali che possono aiutarvi a sopravvivere alla Fantomatica C:

1) Sii Vigile:
Sia perché le opportunità spesso sono davanti ai nostri occhi e non ce ne accorgiamo, sia perché, in questo paese, è sempre meglio stare attenti, non si sai mai che qualcuno ti rubi l’idea imprenditoriale o entri nel tuo capitale sociale e, in men che non si dica, ti faccia fuori. 

2) Sii Positivo:
Non importa se sei nelle grinfie della Fantomatica D(Disoccupazione), non importa se non riesci a migliorare i risultati del tuo business. Domani è un altro giorno, e prima poi l’Italia dovrà rialzarsi, e per farlo, dovrà attuare delle riforme pro lavoro, imprese e startup. Come la tua.

3) Stay Hungry…:
Come diceva Steve Jobs, non per essere banale, bisogna essere affamati, non lasciarsi andare alla spirale di negatività che si respira per le strade delle città italiane, ma ricercare sempre nuovi stimoli, nuove avventure imprenditoriali, con la costante voglia di un calciatore all’esordio.

4) …stay Foolish:
Ed è vero. Solo quelli che rischiano, raggiungono i risultati. Come detto mi chiamano l’Astronauta, per la mia capacità di spaziare con il pensiero e le strategie in modo concreto.

5) Sii Maniacale:
nell’organizzazione del tuo tempo, del lavoro, e nel controllo dei risultati.
Trova sempre un modo di misurare oggettivamente i tuoi risultati.
Se ci riuscirai, la tua startup potrà essere costantemente migliorata e sarà più vicina a sconfiggere la Fantomatica C.

6) Circondati del giusto Team:
E sii disponibile per loro, perché saranno loro che risolveranno i tuoi problemi quando tu non potrai, e insieme, se ben settati, formerete una squadra vincente.

7) Sii Umile:
Stai sempre a testa alta, ma, essendo in un paese per vecchi, tieni presente che non hai il coltello dalla parte del manico; per questo, e perchè “l’umiltà fa grande un uomo” tieni un low profile sino al momento giusto..

8) Sii Paziente:
..aspetta attendi il momento giusto. L’Italia non ripartirà almeno per un altro anno. Fino a quel momento stai sulla cresta dell’onda, galleggia e sopravvivi con la tua startup, ma non smettere mai di provarci.

9) Sii curioso:
Informati, leggi, prova, sperimenta. Nel 2014 devi essere in grado di sapere come si crea un sito, si gestisce un social network, ma anche perchè la tua startup non raggiunge i risultati sperati….e non dimenticare: guarda ai modelli di successo all’estero e prova ad applicare questi nella tua realtà.

10) “State Pronti,
perché non sapete nè il giorno, ne l’ora”,
in cui la Fantomatica C busserà alla vostra porta.
E, in quel momento, dovrete sapere come fare per salvare la vostra startup.

21. Nascita di un’impresa: costituire una società in Italia

08 SETTEMBRE 2014, ORE 21:56
GIORNO 204

 

L’ora è giunta.

Abbiamo compiuto lo step più importante.

Abbiamo costituito ufficialmente la nostra società.

Vittoria è ufficialmente una Società a Responsabilità Limitata (INDIZIO N.7).

 

Dopo tanti mesi, siamo giunti dove tanti di noi non pensavano di arrivare.

Non è stato facile certo, e sarà tutto molto più difficile da adesso in poi, da adesso che il gioco si fa duro.

Ma il nostro momento è giunto.

 

La prima domanda che ci siamo posti è stata: “Qual è la migliore forma societaria per costituire la nostra startup?”

La prima scelta è stata quella di costituire una società con autonomia patrimoniale perfetta(una società di capitali per la quale, delle obbligazioni risponde solo la società con il proprio patrimonio, e non i soci).

La seconda scelta è stata quella di scegliere la tipologia societaria. Abbiamo optato per una Srl, ossia la società di capitali più “misura d’uomo” possibile, in cui l’elemento umano è forte a discapito di un possibile azionariato diffuso.

 

Infine sarà fondamentale riuscire ad essere riconosciuti come “Startup Innovativa”, una nuova e particolare tipologia di Srl che si può sfruttare in Italia da paio di anni a questa parte.

Di questo parlerò nel prossimo post, ora vado a festeggiare, una birra con il team, per brindare a Vittoria.

Vedo la luce in fondo al tunnel, vedo la Fantomatica C che scappa.

 

20. Startup Competition: una via per crescere

01 SETTEMBRE 2014, ORE 13:20
GIORNO 197

Combattiamo la Fantomatica C.

Ora ufficialmente.

Mentre le guerre imperversano nel mondo, l’Italia continua a rischiare il naufragio(l’immobilismo nella vita serve ben poco) e la Fantomatica C continua a far vittime, noi affrontiamo un importante momento nella vita di una startup.

Grazie alla stesura del Business Plan siamo infatti in grado di iscriverci alle Startup Competition che abbiamo individuato.

Sarà uno step importante perché ci confronteremo per la prima volta con il pubblico.

L’obiettivo è plurimo:

  1. Trovare dei finanziatori o degli “accompagnatori” che ci possano aiutare nel cammino;
  2. Dare visibilità alla nostra idea.

 

Per questo siamo motivati.

Ovviamente non sappiamo ancora se riusciremo a vincere almeno uno delle 5 competition a cui ci iscriveremo.

Tuttavia, poter “gareggiare ufficialmente” ci dà tanta carica.

Abbiamo deciso di fare questo passo perché i primi feedback(con amici, parenti e esperti del settore) sono stati estremamente positivi.

Vi lascio, è arrivato il momento.

Con il mio clic saremo ufficialmente in gara.

Vado a cliccare(e cominciare a pensare che, questa volta sul serio e questa volta concretamente, riusciremo a vincere la nostra battaglia con la Fantomatica C).

 

19. Questo non è un paese per giovani

06 AGOSTO 2014, ORE 22:31
GIORNO 171

19

Recessione. Pil -0.2%.

Dato peggiore da 14 anni.

“La Recessione è tornata in Italia”

No. La Fantomatica C è tornata. In realtà non era mai andata via. E noi lo sapevamo, lo ripeto sempre in questo blog: l’immobilismo del paese è evidente a tutti,e il gap in termini culturali, economici, strutturali, con altre nazioni europee si sta allargando. “La crescita italiana arriverà tra 10 anni“. Questo è il pensiero della gente. 10 anni perchè si rendono conto che il lavoro da fare è talmente tanto che sarà un percorso lungo, e 10 anni è una cifra tonda.

A volte mi sembra di percepire una falce dal punto di vista economico, tra una certa fascia di popolazione (di una certa età) e gli altri..i più giovani. Dobbiamo poter avere le nostre chanche da giocarci, siamo troppo brillanti per essere sprecati. Vittoria è la startup dei miei sogni. Per lei, lotto ogni giorno per superare degli ostacoli che, a volte, sembrano insuperabili.

Non posso continuare ad essere un “aspirante vecchio in un paese per vecchi“, non posso permettermi di investire il poco denaro che ho  in una startup in Italia(anche se è la mia startup e il mio sogno). Il rischio è troppo grande. Forse è il caso di cambiare paese. Lo proporrò al team di Vittoria.

Del resto..

con quale fiducia un imprenditore dovrebbe alzarsi ogni giorno in questo paese?

con quale fiducia un giovane vede il suo futuro e il futuro della sua startup?

con quale fiducia posso pensare di riuscire a mettere su famiglia, e crescere dei figli in Italia?

Non c’è speranza forse perchè Questo non è un paese per giovani.

diary of a crisis survivor No Country for Young Men